La Prima alla Scala 2025 in 4K: in esclusiva su tivùsat il 7 dicembre
Ogni anno, dal 1951, il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio, Milano si raccoglie davanti a uno degli eventi più simbolici della cultura italiana: La Prima alla Scala, rito laico che inaugura la stagione del Teatro alla Scala e che attira l’attenzione del pubblico internazionale. La Prima alla Scala è un evento unico nel suo genere, musicale e culturale e mondano insieme.
Quest’anno il prestigioso appuntamento sarà trasmesso in diretta e in 4K su Rai 4K, visibile in esclusiva su tivùsat al canale 210, offrendo così la possibilità di vivere l’opera con una qualità d’immagine senza precedenti.
Sul palcoscenico va in scena una produzione di grande impatto: Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Dmitrij Šostakovič, diretta dal Maestro Riccardo Chailly con la regia di Vasily Barkhatov. Un titolo controverso, potente, modernissimo, scelto per aprire con coraggio una stagione che guarda al futuro senza dimenticare la tradizione.
Di cosa parla l’opera?
Ambientata nella Russia profonda, l’opera racconta la storia di Katerina Izmailova, una giovane donna intrappolata in un matrimonio di convenienza con un uomo incapace di comprenderla. L’oppressione domestica e sociale soffoca il suo mondo, lasciandole solo una vita di silenzi e doveri.
Tutto cambia con l’arrivo di Sergej, un operaio seduttore e ambizioso che risveglia in lei passioni represse e un desiderio di libertà che diventa presto incontrollabile.
Il loro rapporto, nato come fuga e ribellione, sfocia in un crescendo di decisioni sempre più estreme, fino a trasformarsi in una spirale di violenza e conseguenze irreversibili.
Nel cinquantenario della morte di Šostakovič, il Teatro alla Scala inaugura la Stagione con quest’opera nella versione del 1934.
Šostakovič intreccia la vicenda con una musica tagliente e sensuale, che alterna momenti lirici a esplosioni orchestrali, riflettendo perfettamente l’emotività tumultuosa dei protagonisti. Ne nasce un’opera che scardina i codici classici del melodramma e affronta temi come la repressione femminile, il potere, il desiderio e l’abuso, mantenendo una forza straordinaria ancora oggi.
Il cast dell’Opera alla Prima alla Scala
L’allestimento firmato per la Prima alla Scala riunisce un cast prestigioso, selezionato per restituire tutta la profondità psicologica dei personaggi e la complessità musicale dell’opera.
A guidare l’intera produzione è Riccardo Chailly, direttore musicale del Teatro alla Scala (giunto alla sua ultima stagione come direttore musicale) che affronta Šostakovič con una lettura energica, rigorosa e visionaria. Accanto a lui, la regia di Vasily Barkhatov, noto per le sue interpretazioni moderne e per la capacità di costruire spazi scenici che dialogano con il presente pur parlando un linguaggio universale.
L’ensemble di cantanti, provenienti da alcune delle più importanti istituzioni liriche internazionali, offre una recitazione intensa e una resa vocale magnetica, che amplifica la drammaticità del racconto.
Curiosità sulla Prima alla Scala
- L’opera, alla sua prima rappresentazione negli anni ’30, venne considerata troppo audace per i contenuti sensuali e la critica sociale, al punto da essere censurata e accantonata per decenni. Oggi è considerata una pietra miliare della musica del Novecento.
- Lo scenografo di questa edizione, Zinovy Margolin, spiega come la scelta si discosti da quella consueta della provincia russa. E’sembrato corretto adattarla alla città in cui ha vissuto lo stesso Šostakovič”. Margolin anticipa quindi la rappresentazione di “un enorme stile imperiale”.
- Come sempre grande cura è dedicata alle riprese dello spettacolo, con l’impiego di dieci telecamere in alta definizione, 45 microfoni nella buca d’orchestra e in palcoscenico, 15 radiomicrofoni dedicati ai solisti, per un gruppo di lavoro di 50 persone tra cameraman, microfonisti, tecnici audio e video. Una preparazione che vede lo staff di regia seguire fin dalle prime prove la messa in scena dello spettacolo e un numero crescente di addetti lavorare nelle due settimane precedenti il debutto. Più di tre ore di trasmissione, completa di sottotitoli, per portare il capolavoro di Šostakóvič nelle case degli italiani, perché la grande musica è di tutti.
- Le riprese sono curate dal Centro di Produzione TV di Milano, con la regia televisiva di Arnalda Canali, che trasmette l’opera in 4K nativo, una risoluzione quattro volte superiore all’HD.
- La Prima non vive solo in teatro e in TV: grazie al progetto “Prima Diffusa” del Comune di Milano, l’opera verrà proiettata in oltre 40 sedi cittadine e sul maxischermo della Galleria Vittorio Emanuele II.
Chi conduce l’evento?
La conduzione televisiva è affidata a Milly Carlucci e Bruno Vespa, con collegamenti dal foyer di Giorgia Cardinaletti.
Un racconto che accompagna lo spettatore prima dell’alzata del sipario e durante l’intervallo, per immergersi in un’atmosfera elegante e vivissima che contraddistingue la serata inaugurale del tempio della lirica.
Quando e dove vedere la Prima alla Scala in 4K
L’evento è unico e in diretta, la data da segnarsi è domenica 7 dicembre, dalle 17:45. Sarà possibile seguire l’opera su Rai 4K, al canale 210 di tivùsat, per vivere la Prima con la massima qualità visiva.
Per vedere l’evento in 4K sarà necessario avere un TV 4K e collegarlo a un decoder 4K certificato tivùsat o a una CAM certificata tivùsat 4K Ultra HD. La smartcard tivùsat 4K è inserita nella confezione del decoder o della CAM e deve essere attivata. Per verificare se il tuo TV è 4K UHD certificato tivùsat e\o per comprare un decoder o una CAM, clicca qui.
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